venerdì 26 novembre 2021

La zia di Fabietto


 

La zia, vedendo un tale entusiasmo, si emozionò. Tutti corsero ad abbracciarla e ringraziarla, e vollero sapere dove aveva preso quel nettare, quella bontà davvero speciale. Inoltre le domandarono quale fosse la ricetta e in che modo erano riusciti a creare una tale squisitezza.

        - Mi hanno detto che è semplicissimo: succo di frutta e… ghiaccio!  E con gli stessi ingredienti si possono fare gelati, granite, ghiaccioli e chissà quante altre cose -

Fabietto, che per le novità andava matto, non perse una sola sillaba della ricetta e di tutto quello che aveva detto la zia.

 

La calura estiva ora non faceva più paura. Un bel sorbetto e tutti avrebbero avuto ristoro. Fabietto allora riempì all’inverosimile il suo bicchiere e mentre leccava corse entusiasta dai suoi amici animali per mostrare la sorpresa.

Pardo, Emma e Dodo stavano all’ombra di un maestoso albero di fichi. Il primo si leccava tutto il pelo, gli altri due sonnecchiavano.

Il caldo era soffocante anche stando all’ombra.

 

- Mamma, - disse Fabio, - perché Pardo si lecca così tanto? Che gusto ci trova? -

- È così che i gatti si puliscono e tengono lucido il loro pelo!  - rispose. - Come vedi -  aggiunse -  non ha le manine che abbiamo noi e usa la sua linguetta per lavarsi e per bere. -


Brano tratto dalla favola “il gelataio stram-palato” di Antonio Ucchesu, Edizioni Sa Babbaiola, 2021

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