La zia, vedendo un tale entusiasmo,
si emozionò. Tutti corsero ad abbracciarla e ringraziarla, e vollero sapere
dove aveva preso quel nettare, quella bontà davvero speciale. Inoltre le
domandarono quale fosse la ricetta e in che modo erano riusciti a creare una
tale squisitezza.
- Mi hanno detto che è semplicissimo:
succo di frutta e… ghiaccio! E con gli
stessi ingredienti si possono fare gelati, granite, ghiaccioli e chissà quante
altre cose -
Fabietto, che per le novità andava
matto, non perse una sola sillaba della ricetta e di tutto quello che aveva
detto la zia.
La calura
estiva ora non faceva più paura. Un bel sorbetto e tutti avrebbero avuto
ristoro. Fabietto allora riempì all’inverosimile il suo bicchiere e mentre
leccava corse entusiasta dai suoi amici animali per mostrare la sorpresa.
Pardo, Emma e Dodo stavano
all’ombra di un maestoso albero di fichi. Il primo si leccava tutto il pelo,
gli altri due sonnecchiavano.
Il caldo era soffocante anche
stando all’ombra.
- Mamma, - disse Fabio, - perché
Pardo si lecca così tanto? Che gusto ci trova? -
- È così che i gatti si puliscono e
tengono lucido il loro pelo! - rispose.
- Come vedi - aggiunse - non ha le manine che abbiamo noi e usa la sua
linguetta per lavarsi e per bere. -
Brano tratto dalla favola “il gelataio stram-palato” di Antonio Ucchesu, Edizioni Sa Babbaiola, 2021
Nessun commento:
Posta un commento